CILENTO : la costa dei miti e PALINURO : villaggio mare 9/18 settembre****CONFERMATO***

IL CILENTO:
E’ la costa dei Miti, quella narrata da Omero nell’Odissea e da Virgilio nell’Eneide.La costiera del Cilento unisce ai racconti epici acque trasparenti,spiagge dorate, grotte marine, borghi di altri tempi e una natura sorprendente.Tasselli di un variegato mosaico che conducono in un itinerario d’estrema suggestione, dove l’aria marina incontra la brezza piu’ fresca dei primi rilievi collinari , e il blu del mare si confonde con l’argento delle infinite distese di uliveti terrazzati, al cui fascino non rimase insensibile nemmeno il poeta Giuseppe Ungaretti: “ su quel monte “, scrisse, c’e’ un ciuffo di ulivi,ulivi,sempre ulivi
 
 
PROGRAMMA:
 
DOMENICA 9 SETTEMBRE: LUOGHI DI PARTENZA-PALINURO
Ritrovo dei Sigg. partecipanti nei luoghi ed agli orari che saranno loro comunicati. Sistemazione su bus G.T. e partenza. Tragitto autostradale sino a Battipaglia con opportune soste di cortesia e per il pranzo libero in autogrill.Arrivo al  villaggio nel tardo pomeriggio. Assegnazione camere,sistemazione bagagli ,cena e pernottamento.
 
LUNEDI’ 10 SETTEMBRE: VILLAGGIO-PALINURO-VILLAGGIO
Prima colazione in villaggio e partenza per Palinuro. Incontro con la guida alla scoperta della regina balneare della costa cilentana. Il centro storico e’ un grazioso susseguirsi di negozietti di prodotti tipici cosi’ chiamati “Cilenterie” per soddisfare sia i golosoni che gli amanti di oggetti ricordo. Trasferimento a Capo Palinuro una sporgenza di terra che si spinge nel Mar Tirreno per circa 2 km. uno strapiombo di roccia calcarea  alto circa 200 mt. Uno spettacolo unico nel suo genere. Rientro  per il pranzo. Pomeriggio libero in villaggio poi, cena e pernottamento.
 
MARTEDI’ 11 SETTEMBRE: ESCURSIONE IN BARCA A CAPO PALINURO
Prima colazione in villaggio. La maggiore attrazione naturalistica del Parco Nazionale del Cilento. Si svolge a bordo dei cosidetti “gozzi” barche stabili e sicure condotte da personale esperto. Le principali bellezze che visiteremo sono: la Grotta Azzurra,La Finestrella stazione meteorologica,Scoglio del Coniglio,Arco Naturale, per concludersi con una sosta bagno alla bellissima Baia de Buondormire. Rientro per il pranzo. Pomeriggio libero in villaggio poi, cena e pernottamento.
 
MERCOLEDI’ 12 SETTEMBRE: LAMPARATA NOTTURNA
Una esperienza unica per vivere il mare di notte: LA LAMPARATA
Mattinata relax in villaggio , pranzo e nel pomeriggio partenza per la scoperta di Agropoli e Castellabate. La città di Agropoli, fortificata dai Bizantini, divenne per questa popolazione uno dei centri tra i più importanti per la presenza del porto, con conseguente sviluppo dei commerci, e della montagna, pertanto al sicuro dalle incursioni nemiche. Da sempre gettonata per la sua posizione strategica, Agropoli, nell’anno 882, fu invasa dai Saraceni che, a loro volta, ne fecero una cittadina fortificata fino al 915, quando i vescovi ebbero la meglio, debellando gli Islamici. In seguito, a governare, vi furono le popolazioni dei Normanni, degli Svevi, degli Angioini e degli Aragonesi, mentre dalla seconda metà del 1600 sino agli inizi del 1800, la città fu della famiglia nobile partenopea dei Sanfelice.

Castellabate, divenuto famosissimo dopo il film "Benvenuti al Sud" lì ambientatoò un paese di antichissime tradizioni, inserito tra i Borghi più belli d'Italia. l centro antico di Castellabate sorge a 280 metri sul livello del mare a 4 km dalle marine ed è chiuso da 5 porte di accesso. L'accesso più noto è dal Belvedere di San Costabile, una terrazza a picco sul mare dalla quale la vista copre le frazioni di San Marco e Licosa, la lunga spiaggia del Pozzillo e il litorale di Santa Maria, il Lago e la Punta Pagliarola sulla destra. Il Belvedere costeggia le mura del Castello, fondato nel 1123 dall'abate Costabile e completato dal suo successore Simeone, con lo scopo di proteggere la popolazione locale, dedita a fiorenti traffici via mare, da eventuali attacchi da parte dei Saraceni. Molto suggestivo è l'intreccio delle stradine minute, dei vicoletti in pietra viva, degli stretti passaggi al di sotto delle casette comunicanti. A termine delle visite rietro in villaggio per la cena. Ci si prepara poi per la LAMPARATA !!!!

Un'emozionante pesca notturna per vivere la tradizione della cattura del pesce azzurro in barca con la “lampara”.Sulla spiaggia altri pescatori pronti a servire il menu’ : spaghetti con tonno fresco olive e capperi frittura di pesce appena pescato acqua e vino!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 
GIOVEDI’ 13 SETTEMBRE: VILLAGGIO-ACCIAROLI E MUSEO DEL MARE (PIOPPI)-VILLAGGIO
Prima colazione in villaggio e partenza per Acciaroli. Incontro con la guida alla scoperta del borgo che rappresenta al meglio le bellezze del Cilento e della sua costa. Il caratteristico borgo incanto’ negli anni Cinquanta Ernest Hemingway, che vi soggiorno’ e trovo’ l’ispirazione per la stesura del romanzo “Il vecchio e il mare”. Oggi, seppur sviluppata turisticamente la localita’ ha conservato un discreto fascino,fra gli stretti vicoli e le casette in pietra sul mare. Proseguiremo con la visita del  Museo Vivo del Mare, struttura museale di interesse regionale situata nella frazione di Pioppi del comune di Pollica , è stato aperto al pubblico nel 1998 grazie agli sforzi congiunti dell’associazione Marenostrum e dell’amministrazione comunale guidata dal compianto sindacoAngelo Vassallo.Il Museo è gestito dal gennaio del 2013 da Legambiente Onlus e rappresenta una delle strutture museali e didattiche più frequentate della regione Campania. E’ ospitato presso il Palazzo Vinciprova, edificio di interesse storico posto sotto la salvaguardia monumentale delMinistero per i Beni e le Attività Culturali.Il Castello, come viene chiamato dagli abitanti di Pioppi, venne edificato nel XVII secolo dalla famiglia Ripoli, mercanti originari della Catalogna ma stabilitisi a Pollica durante il dominio degli Aragonesi a Napoli. Nel 1888 apparteneva a Giuseppe Sodano, signore di Pollica, che successivamente lo cedette aiVinciprova di Omignano.A questa famiglia apparteneva Pier Leone (detto Leonino), ufficiale uno dei “Mille” nella famosa spedizione di Garibaldi, del quale si conservano la “camicia rossa”, la spada e il berretto proprio al museo. Si racconta che Alexandre Dumas (padre), il famoso romanziere francese, il 15 settembre del 1860 approdò con la goletta “Emma” davanti al Palazzo Vinciprova per consegnare circa 400 fucili ai Mille di Garibaldi per il tramite di Leonino Vinciprova, uomo di fiducia dell’eroe dei due mondi.Nel 1986 il Palazzo Vinciprova fu ceduto al Comune di Pollica dalla prof.ssa Lidia Vinciprova, ultima erede della famiglia.
Rientro per il pranzo. Pomeriggio libero in villaggio poi, cena e pernottamento.
 
VENERDI’ 14 SETTEMBRE: VILLAGGIO-M. DI CAMEROTA-VILLAGGIO
Prima colazione in villaggio e partenza per Marina di Camerota. Incontro con la guida. Il borgo, con la sua costa rocciosa ma praticabile,con le sue insenature tutte da scoprire e le ampie spiagge bagnate da un’acqua cristallina, basa la sua economia in gran parte sul turismo. Mantiene molte delle sue tradizioni, come la lavorazione artigianale del legno d’ulivo e della pietra, i caratteristici cesti intrecciati, l’arte del ricamo e la produzione di “terraglie” ( oggetti di ceramica a corpo bianco d’impasto fine) nonche’ la conservazione del tonno,delle alici e delle melanzane sott’olio. Curiosita’ femmina: A Marina di Camerota sono state girate diverse scene della soap: Un posto al Sole. Rientro per il pranzo.
Pomeriggio dedicato ala visita del parco archeologico di Paestum. Fondata dai greci intorno al 600 a.E.V., si chiamava inizialmente Poseidonia, da Poseidone, o Nettuno, dio del mare, al quale la città era stata dedicata. Tra il 400 e il 273 avanti fu occupata dalla popolazione italica dei lucani. Nel 273 divenne colonia romana col nome di Paestum. Ma è indubbio che la fondazione della città fosse preceduta dall'impianto di una fattoria commerciale sulla sponda sinistra e presso la foce del fiume Silaros e che le condizioni malariche del terreno indussero poi i primitivi coloni a spostare il centro abitato verso oriente, su un banco calcareo leggermente rialzato sulla pianura e sul litorale, lungo il corso di un'altro fiume minore (fiume Salso o Capofiume). Dall'impianto primitivo sul Silaros sviluppò il porto marittimo e fluviale della città e presso di esso sorse il Tempio di Era Argiva, che diventò presto uno dei più grandi e venerati santuari dell'Italia antica: circa 50 stadi separavano la città dallo Heraion e dal suo emporio sul fiume.La fine dell’Impero Romano coincise grosso modo con la fine della città. Verso il 500 E.V., infatti, in seguito ad un’epidemia di malaria, aggravata dall’insalubrità del territorio, gli abitanti gradualmente abbandonarono la città. La riscoperta di Paestum risale al 1762, quando fu costruita la strada moderna che l’attraversa tuttora.

ORIGINI DI PAESTUM E PRINCIPALI VICENDE STORICHE

Le colonie greche nel Mediterraneo più importanti furono quelle fondate in Asia Minore e nella Magna Grecia, termine che indica l’insieme delle città fondate dai greci in Italia meridionale e in Sicilia, una delle quali era appunto Paestum. Madrepatria di Paestum era Sibari, fondata nel 720 a.E.V. da achei e trezeni, i quali furono perciò detti sibariti. Questi ultimi erano famosi per la ricchezza, il lusso e la superbia. Lo storico Diodoro Siculo, del I sec. a.E.V., scrisse che ‘i sibariti erano schiavi del ventre e amanti del lusso’. Stradone, geografo greco vissuto tra il 60 e il 20 avanti, racconta che i sibariti avevano creato un insediamento fortificato nei pressi della foce del fiume Sele, estendendo la loro influenza sui territori limitrofi. Siamo a cavallo tra il VII e il VI sec. a.E.V.La fondazione della città si dovette al bisogno che Sibariti ebbero di aprirsi una via commerciale fra lo Ionio e il Tirreno attraverso la dorsale dell'Appennino, evitando il di circumnavigazione della costa calabra e lo stretto di Messina.La colonia, situata in un punto strategico, al centro dell’incrocio delle vie commerciali tra il bacino ionico e le regioni italiche, fu chiamata Poseidonia in onore di Poseidone, dio del mare. Fu nel 510 a.E.V., in seguito alla distruzione di Sibari per opera dei crotonesi, quando molti sibariti fuggirono a Poseidonia con le loro ricchezze, la loro esperienza e il loro spirito di intraprendenza, che la città raggiunse un alto livello di potenza economica e politica. A questo periodo risale la costruzione dei tre templi noti col nome di Basilica, tempio di Poseidone e tempio di Cerere, coevi a quell’unico affresco greco finora scoperto, nella tomba del Tuffatore. Nel V secolo avanti i lucani, popolo italico, cominciarono ad infiltrarsi nella colonia, lasciando numerose testimonianze della propria influenza in tombe affrescate secondo il modello dei maestri greci. Sul finire del IV secolo, alleatisi con i bruzi, sostennero una lunga lotta contro i greci per il dominio dei nuovi territori verso il mare, che si concluse con la riaffermazione della loro supremazia sulla città. Nel 273 a.E.V. i romani occuparono Poseidonia che così divenne la fedele Paestum romana, che si dimostrò vicina a Roma anche nei momenti più drammatici della sua storia. Durante il periodo romano, nel III secolo, le attività economiche e culturali fiorirono nuovamente: sorsero nuovi edifici pubblici, come l’anfiteatro, il foro e il ginnasio, che contribuirono a donare alla città quell’aspetto che gli scavi hanno riportato alla luce.Tra i fattori che portarono al declino di Paestum, la realizzazione di nuove strade per il commercio in Oriente, che finirono per isolare irrimediabilmente la città dalle principali vie commerciali, e l’epidemia di malaria del IX secolo, unita alle scorrerie dei pirati saraceni, che costrinsero i pestani a rifugiarsi sui monti, e ad abbandonare l’antica Poseidonia.

Rientro in villaggio poi, cena e pernottamento.

 
SABATO 15 SETTEMBRE : VILLAGGIO-PISCIOTTA-VILLAGGIO
Prima colazione in villaggio e partenza per Pisciotta. Incontro con la guida. Un luogo che sembra essere fermo nel tempo,dove passeggiando si incontrano vecchi uomini che si dilettano giocando a carte o osservando tutto cio’ che succede intorno loro. Il borgo conserva la sua struttura medioevale con le case in pietra tra vicoli stretti e tortuosi. Da non perdere i veri e propri monumenti naturali: i possenti ulivi ( raggiungono i 18 mt. di altezza e 12 mt. di diametro ) che regalano un pregiato olio. Rientro per il pranzo. Pomeriggio libero in villaggio,preparazione bagagli poi, cena e pernottamento.
 
DOMENICA 16 SETTEMBRE: PALINURO- PADULA-TEGGIANO
Carico bagagli,colazione e partenza per la cittadina di Padula. Lungo il percorso ( con condizioni meteo favorevoli ) possibilita’ di visitare dopo una camminata a piedi in salita il paese fantasma di San Severino di Centola. Il paese si erge a strapiombo sulla riva destra del fiume Mingardo: la famosa Gola del Diavolo. Dopo la 2^ guerra mondiale il borgo incomincio’ a spopolarsi e cio’ avvenne definitivamente nel 1977. Oggi San Severino si trova nelle stesse condizioni di come fu lasciato. Riprendiamo il viaggio per arrivare a PADULA.  Pranzo in agriturismo. In pomeriggio incontro con la guida per la visita della Certosa. La stupenda Certosa di San Lorenzo e’ di certo uno dei posti piu’ belli  della provincia di Salerno. Lo stile architettonico e’ quasi prevalentemente barocco. Il complesso conta circa 350 stanze e occupa una superficie di 51.500mq. La Certosa di San Lorenzo, infatti grazie alla sua vasta estensione e’ seconda solo alla Certosa di Grenoble in Francia ed e’ simbolo di grande architettura oltre che di un glorioso passato. Al termine della visita riprendiamo il viaggio e dalla grande piana coronata dai rilievi dell’Appennino Campano spunta una piccola altura; qui sorge un piccolo borgo “ Patrimonio Mondiale dell’ Umanita’ una piccola citta’ museo TEGGIANO. Arrivo  in hotel,assegnazione camere, cena e pernottamento.
 
LUNEDI’ 17 SETTEMBRE: TEGGIANO-PERTOSA-EBOLI
Prima colazione in hotel. Incontro con la guida per un percorso che comprende: La Cattedrale di Santa Maria Maggiore, la Chiesa di San Francesco,  la Chiesa della SS. Pieta’,San Michele Arcangelo e visita al Castello Macchiaroli. Al termine pranzo in ristorante. In pomeriggio visita alle grotte. L’unicita’ delle Grotte dell’Angelo e’, non solo nella particolarita’ delle forme carsiche, ma soprattutto risiede nel fatto che per visitarle occorre percorrere un laghetto originato da un fiume sotterraneo. Una suggestiva traversata in barca, della lunghezza di 200 mt. circa, porta direttamente nelle viscere dei Monti del Cilento. Una volta giunti all’interno si ha la sensazione di trovarsi in un ambiente incantato, nel quale solo il lento lavoro della natura ha forgiato la roccia dando vita a costruzioni calcaree dalle forme piu’ varie e suggestivi giochi di colore. Trasferimento in hotel, assegnazione camere cena e pernottamento.
 
MARTEDI 18 SETTEMBRE: EBOLI-LUOGHI DI PARTENZA
Prima colazione in hotel. Inizio del viaggio di rientro con opportune soste di cortesia e per il pranzo libero in autogrill, Arrivo ai luoghi di partenza in tarda serata.
 
 
 
 
CILENTO : escursioni comprese nel programma e facoltative (al pomeriggio)

CASTELLABATE/AGROPOLI

PAESTUM : la civiltà greca nel Cilento

VELIA : polis della Magna Grecia

A pagamento (tutto il giorno)

CAPRI E ANACAPRI

POMPEI ED IL VESUVIO
 
 
 

QUOTA DI PARTECIPAZIONE IN DOPPIA       :              Con 35 partecipanti: € 1180,00

                                                                                       Con 25 partecipanti :€ 1285,00

 
 
SUPPLEMENTO CAMERA SINGOLA   :€  190,00
ADULTI 3^- 4^ LETTO
BAMBINI  0 – 3  anni  n.c.
BAMBINI  3 – 12 anni  n.c.
 
LA QUOTA COMPRENDE :
Viaggio a/r in pullman G.T.
Pensione completa in villaggio 4**** dalla cena del 9 alla colazione del 16 bevande incluse
Visite guidate di: Palinuro-Acciaroli-Marina di Camerota-Pisciotta
Escursione in barca di Palinuro via mare
Lamparata notturna + spaghettata con tonno fersco alici e capperi + frittura di pesce appena pescato in spiaggia
Visita guidata alla Certosa di Padula
Sistemazione in hotels 3S*** a Teggiano e Eboli in trattamento HB b.i.
Visita guidata di Teggiano
Pranzo in agriturismo a Padula e in ristorante a Pertosa b.i.
Tessera club: 1 ombrellone e 2 lettini per unita’ abitativa - Animazione
Connessione WI-FI nelle aree comuni del villaggio-Servizio medico su richiesta
Assicurazione medico-bagaglio
Accompagnatore di agenzia
 
LA QUOTA NON COMPRENDE:
Ingressi ai luoghi di visita ove previsti-facchinaggio-mance-extra di carattere personale e tutto quanto non specificato alla voce “la quota comprende”
POLIZZA ANNULLAMENTO VIAGGIO : da effettuarsi contestualmente alla prenotazione: Euro 65,00

 
ISCRIZIONI ENTRO IL 10 MAGGIO
CON 1^ ACCONTO €: 160,00
 
2^ ACCONTO ENTRO IL 10 GIUGNO
€: 250,00
 
3^ ACCONTO ENTRO IL 10 LUGLIO
€: 350,00
 
SALDO ENTRO IL 20 AGOSTO
 

CARATTERISTICHE DEL VILLAGGIO

Il Villaggio è un autentico angolo di paradiso in cui trascorrere la vostra vacanza all’insegna del relax e del benessere. La calda accoglienza, la cortese ospitalità, il personale amichevole, la cucina tradizionale e genuina, la natura incontaminata del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e il blu intenso del mare compongono la cornice del nostro Villaggio vacanze, che si estende su circa 3 ettari di terreno e si affaccia su uno dei mari più puliti e belli d’Italia. 

Un luogo, immerso tra gli olivi rigogliosi e le vaste distese della macchia mediterranea, in cui poter scoprire l’emozione di vivere una vacanza indimenticabile, da soli, in coppia o con la famiglia.

 

SPIAGGIA PRIVATA

Un capolavoro della natura : a pochi passi a piedi in mezzo alla natura separano Il Villaggio  dall’incantevole spiaggia privata a disposizione degli ospiti e attrezzata con 1 ombrellone e 2 lettini per unità abitativa.

Tramite una discesa a gradoni e una piacevole passeggiata che permette di godere del verde della macchia mediterranea, del profumo della salsedine e di perdersi in quell’orizzonte che si confonde tra il blu intenso del mare e quello del cielo, potrete raggiungere la spiaggia di sabbia e roccia, baciata da acque limpidissime e incontaminate.

Una piccola piscina naturale, che per la propria conformazione si adatta perfettamente al divertimento dei più piccoli e al relax dei più grandi.

Al tramonto, l'orizzonte si tinteggia di rosso, impreziosendo lo spettacolo offerto dal contrasto dei colori: un vero capolavoro della natura.

Condividi sui social network