IL TRENO DELLE MERAVIGLIE 17 GIUGNO

 

 

Partenza in Bus GT alla volta di Nizza dove prenderemo il treno alle 9h08. Oltre 100 chilometri di emozioni sul TRENO DELLE MERAVIGLIE : un modo originale per vedere scorrere, incorniciati dal finestrino, i paesaggi dei parchi delle Alpi Marittime e del Mercantour.

La linea, inaugurata nel 1928, è un gioiello di ingegneria ferroviaria: Per attraversare le Alpi Marittime sono stati realizzati arditi ponti che attraversano da un lato all’altro le strette valli Roya e Vermenagna e numerose gallerie scavate nella montagna. Alcune sono addirittura elicoidali: si avvitano nella roccia e fanno piacevolmente perdere la "bussola" al passeggero che si trova a viaggiare in una continua alternanza di direzioni e di versanti. 

Opera titanica con partenza dal mar Mediterraneo, un viaggio sul Treno delle Meraviglie fa parte dei viaggi in treno più suggestivi al mondo. Diventato il percorso ferroviario prediletto dai viaggiatori (premio italiano “Luogo del cuore” assegnato dal FAI), solca le valli e attraversa le montagne delle Alpi Marittime da oltre 100 anni. Autentica prodezza tecnica in una regione dalla folta vegetazione e dalla morfologia accidentata, questa linea ferroviaria si contraddistingue per l’impressionante susseguirsi di opere d’arte infrastrutturali.

Una guida ci illustrerà la storia della ferrovia e dei vai paesini attraversati.

Arrivo a La Brigue, incontro con la guida che ci racconterò la storia di questo delizioso paesino : alle porte del Mercantour, questo borgo autentico è rinomato per il suo patrimonio di notevole interesse e per l’allevamento della famosa pecora brigasca (razza endemica del territorio di La Brigue). Un borgo montano semplice di primo acchito ma che  si svela poi per intero al visitatore grazie ai suoi meravigliosi segreti sparsi un po’ ovunque.

Passegggiata per il paese e tempo libero per il pranzo. 

A seguire incontro con il bus che ci porterà alla visita di Notre Dame de La Fontaine : una cappella dipinta in mezzo a una cornice verdeggiante. Dei dipinti unici nel loro genere, ricchi di dinamismo e figure più vere di quanto lo siano in realtà, costituiscono il cuore di un inatteso capolavoro. Questi affreschi del XV secolo raccontano una storia in cui ogni particolare ha la sua importanza. Sono quelli meglio conservati della regione. A strapiombo sulle sue sorgenti, questo tesoro unico costituisce un’autentica scoperta soprannominata la “cappella sistina delle Alpi Marittime”. La leggenda narra che  un giorno si prosciugarono le sorgenti di La Brigue, magari in seguito a un terrremoto. Non potendo più irrigare i loro campi, i contadini fecero voto di erigere una cappella dedicata alla Vergine Maria se facesse di nuovo sgorgare l’acqua nelle loro campagne. Miracolo: sgorgò di nuovo l’acqua delle sorgenti…

Innanzitutto, quella della Madonna delle Fontane è una storia che ruota attorno all’acqua. Il sito della cappella si trova in un’area caratterizzata dalla presenza di 7 sorgenti intermittenti. Una polla e una fonte di vita nel cuore della montagna. L’intermittenza delle sorgenti contribuisce d’altronde a rendere leggendario questo sito. Sperduta, la cappella costituiva l’ultimo punto di approvvigionamento di acqua potabile sull’Alta Via del Sale.

Terminata la visita raggiungeremo Tenda : arroccato sui pendii della montagna a 800 m di quota, il borgo di Tenda si dispiega nel cuore della Val Roya. Posizionato sull’Alta Via del Sale e sulla Via Regia con partenza da Nizza, costituisce l’ultima tappa francese prima di raggiungere la regione Piemonte in Italia. Al di sopra, il colle di Tenda raggiunge gli 1871 metri. In questa vertiginosa cornice, Tenda segna anche il confine naturale del Parco nazionale del Mercantour e della Valle delle Meraviglie. Una meta degna di questi nomi prestigiosi, sospesa tra cielo e terra.

Come tutti i borghi della valle, Tenda è passato sotto il dominio di molte potenze. Prima provenzale, poi savoiardo, francese, italiano, il comune fu definitivamente ceduto alla Francia solo nel 1947. Fu a lungo feudo dei conti Lascaris che riuscirono a far crescere il loro potere e la loro autonomia grazie al loro dominio strategico sul colle di Tenda.

Nel suo assetto attuale, il borgo conserva la sua pianta medievale di origine, formato da vie parallele al pendio collegate da viuzze perpendicolari dette “carugiu”. L’intero assetto del borgo nonché i suoi numerosi scenari rinascimentali e barocchi testimoniano la storia della comunità tendasca. L’onnipresenza della pietra verde di Tenda rende le viuzze molto singolari.

La valle delle Meraviglie, che si trova nel territorio del comune di Tenda, rappresenta uno dei più importanti complessi di incisioni rupestri d’Europa. I due siti delle Meraviglie e di Fontanalba, uno su un versante e uno sull’altro versante del Monte Bego, si trovano in alta montagna all’interno del Parco Nazionale del Mercantour; per via della loro collocazione non sono accessibili a tutti. 

Il Dipartimento delle Alpi Marittime ha creato il Museo delle Meraviglie per presentare al pubblico questo patrimonio eccezionale.  VISITA DEL MUESO.

La ricchezza dei manufatti e dei documenti esposti e il realismo dei personaggi rappresentati raccontano la vita degli uomini nell’Età del Rame e nell’Età del Bronzo antico. 

Il fondo del museo è composto da una notevole serie di reperti archeologici. 

Di vari materiali e nature (armi e utensili in selce o metallo, ceramica, ornamenti in pietra o metallo), questi oggetti illustrano l’evoluzione delle civiltà dal periodo Neolitico (6000 a.C.) fino all’Età del Ferro (800 a.C.).

Fanno anche luce sul contesto in cui sono state realizzate le incisioni riflettendo la vita quotidiana dei pastori e contadini giunti al Monte Bego dalla costa e dalla pianura piemontese tra il 2200 e il 1700 a.C. prima della nostra era. 

La parte etnologica del museo è costituita per la maggior parte da una selezione di oggetti incisi provenienti dalla valle Roya e dalle alte valli piemontesi. 

Il supporto di questi oggetti incisi è il legno intagliato, con l’aiuto di un coltello, secondo motivi ricorrenti quali piccole ruote, rosoni, motivi geometrici, schematici o religiosi, date ed iniziali. 

Gli attrezzi impiegati nell’agricoltura, nell’allevamento o nei lavori domestici sono anche incisi con figure che conferiscono loro una carica simbolica e profilattica.

Il museo illustra anche la storia naturale dell’alta valle Roya nella maniera più concreta possibile. Geografia, geomorfologia, geologia, fauna e flora delle Alpi vengono trattate attraverso plastici (cartine in rilievo, tagli di torbiera), teche dedicate alla geologia ma anche ricostruzioni a grandezza naturale dell’ambiente montano (piante endemiche, animali imbalsamati) chiamati diorami. Terminata la visita rientro nei luoghi di partenza.

 

Curiosità tecniche della linea ferroviaria

La Cuneo-Ventimiglia-Nizza è considerata uno dei tratti ferroviari più arditi d'Europa.
il percorso da Cuneo a Ventimiglia si sviluppa per 96 km, mentre è lungo 119 km quello che deviando da Breil-sur-Roya verso Sospel raggiunge Nizza.
Sul tracciato si aprono 81 gallerie e vi sono decine di ponti.
Tra le opere d'ingegneria più spettacolari: la galleria elicoidale di Vernante (in 1602 m sale 32 m di dislivello) e nella stessa località il Viadotto Rivoira (Salet) a 14 luci; la galleria del Tenda(8.099 m); la galleria Branego (1272 m a ferro di cavallo) e la elicoidale Cagnolina (1497 m) tra Vievola e Tenda; la galleria Bosseglia (1584 m a ferro di cavallo) nei pressi di La Brigue; le gallerie elicoidali Riolo I e II e poi Biogna e Porcarezzo (a doppio ferro di cavallo) tra Tenda e San Dalmazzo di Tenda; la galleria di Berghe (sale 70 m in 1883 m); il viadotto Scarassui tra San Dalmazzo e Fontan. Tra Cuneo e Ventimiglia ci sono 16 stazioni: 6 tra Cuneo e Limone; 6 in Francia e 4 in Liguria. Nel tratto di linea fra Breil e Nizza le stazioni sono 12. 

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